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Week End a Rieti (Tra la Cattedrale e il Monastero)



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Week End a Rieti con un itinerario in città

Su piazza Cesare Battisti sorge il Palazzo del Governo, una delle principali costruzioni tardo rinascimentali (1596). Il palazzo è impreziosito da una loggia, attribuita al Vignola, che si affaccia su un panoramico giardino pensile.

Sulla piazza si erge anche la Cattedrale, eretta nel 1109 e consacrata nel 1225 da Papa Onorio III. La chiesa è preceduta da un portico con volta a crociera (1458). A sinistra sorge il Battistero, che ospita il Museo Diocesano. Davanti alla cattedrale, si eleva la pregevole Torre campanaria (1252). Il portale principale, romanico, è decorato con fregi a motivi vegetali e animali. L'interno ospita, tra le altre, la statua di Santa Barbara realizzata da Giovannantonio Mari su disegno del Bernini.

Attraversando Piazza Vittori si raggiunge il Palazzo Papale, iniziato nel 1283, e successivamente ampliato. È preceduto da una monumentale loggia a due ordini di archi. Il piano terra presenta un ampio portico coperto da magnifiche volte a crociera. Dal cortile interno si accede allo spettacolare Salone Papale. La parte settentrionale dell'edificio termina con l'Arco del Vescovo (fine XIII sec.) che presenta uno stemma di Bonifacio VIII.

Sul lato sinistro di via Cintia si erge Palazzo Vincentini (1564-1593), attribuito al Sangallo. Da via Sanizi si giunge alla Chiesa di San Domenico, edificio romanico, dal portale tardo rinascimentale. Tornando su via Cintia, s'imbocca via Terenzio Varrone, dove è ubicata la Chiesa di Santa Scolastica, disegnata dall'architetto Francesco Fontana nel 1695.

Continuando sulla stessa via si arriva a Piazza Oberdan, dove si erge la mole del Palazzo del Seminario, ascrivibile alla fine del XIII sec. Nella vicina piazza Mazzini si trova la Chiesa di Sant'Agostino (fine del XIII sec.). Dall'esterno si apprezza la perfetta geometria dell'abside. Il maestoso chiostro del convento (1605) è ancora visibile all'interno dell'adiacente edificio scolastico.

Il monastero femminile di origine francescana di San Pietro de Molito, detto anche di Santa Filippa Mareri, è situato a Borgo San Pietro di Petrella Salto. L'edificio fu ricostruito sulle sponde del lago artificiale del Salto, le cui acque nel 1940 hanno ricoperto le strutture originarie.

Il monastero è legato, almeno nelle sue fasi iniziali, alla storia della famiglia baronale dei Mareri, che tra XIII e XV secolo esercitò una forte egemonia nel Cicolano. La baronessa Filippa Mareri trasformò nel 1228 l'originario monastero benedettino in un monastero femminile francescano.

Filippa mori in fama di santità nel 1236. Il suo culto pubblico fu riconosciuto nel 1248 da papa Innocenzo IV, divenendo la prima santa francescana.

Anche il fratello di Santa Filippa, Tommaso, fu un personaggio di grande rilievo: funzionario imperiale tra il 1237 ed il 1254, fu rettore di Treviso, podestà di Forlì e Ravenna, vicario imperiale di Romagna e Puglia e principale protagonista della fondazione dell'Aquila.

Le prime fasi della vocazione di Filippa furono caratterizzate da un'esperienza eremitica vissuta in una grotta naturale che sovrasta il monastero attuale. Alla grotta si accede per mezzo di un sentiero particolarmente suggestivo per il panorama che si apre sul lago artificiale e sulla Valle del Salto.

Nella visita al monastero da non perdere è il piccolo museo che raccoglie alcune delle principali memorie legate alla vita spirituale della Santa e del convento: arredi e oggetti sacri, raffigurazioni della Santa, oggetti di uso comune, vasi, libri e ricettari della farmacia, eccezionali tessuti. Tutte queste opere furono salvate prima che l'antico complesso venisse sommerso dalle acque del lago.

Importante è la cappella che conserva le reliquie della Santa fondatrice, interamente smontata e traslata nelle nuove strutture prima che le acque la invadessero. Di grande interesse gli affreschi tardorinascimentali che ornano la cappella: nel sottarco sono raffigurate le principali vicende della vita di Filippa, le lunette ospitano figure di santi e sante degli Ordini Mendicanti, la volta accoglie la gloria del paradiso.

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